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il GOLOSARIO 2024

il GOLOSARIO 2025

Hug, gusto della convivialità e piatti d’autore

Negli spazi del bistrot milanese che la recente ristrutturazione ha reso molto accoglienti, la grande cucina di Marta Pennati, con la sorprendente selezione di vini, birre e distillati di Stefano Zoli.

Una delle soddisfazioni più grandi che abbiamo è svelare, qui su ilGolosario.it o sulla nostra guida ilGolosario Ristoranti, a voi lettori, quei locali che valgono, dove ci sono professionisti, non di rado giovani, che lavorano con il cuore, e di cui critici e ispettori di guide non parlerebbero mai, per quella colpevole pigrizia che ormai li vede da anni percorrere sempre le stesse strade per approdare solo in locali affermati. Soddisfazione non certo minore, tuttavia, è seguire il percorso di queste realtà che siamo orgogliosi di aver fatto conoscere al grande pubblico, e di vedere come, nel tempo, crescano. È il caso di Hug di Milano, che vi aspetta negli spazi che nel secolo scorso ospitavano una fabbrica di cioccolato, in quel quartiere situato nel nord est della città conosciuto come No.Lo. (acronimo di “North of Loreto” ossia a Nord di Piazzale Loreto), che negli ultimi tempi è diventato polo di aggregazione di avanguardie culturali e di convivenza tra diverse etnie. Questo locale conferma una caratteristica del capoluogo lombardo, ovvero il suo custodire vita e gioielli all’interno dei palazzi, nei cortili, cosa che accade anche qui, come vedrete quando, dopo esser entrati al civico 83 di via Venini, inaspettato, davanti a voi, vi si svelerà il bellissimo dehors con eleganti ombrelloni, i tavolini rossi, le piante lungo i muri, dove è un piacere mangiare nella bella stagione. Chi non ama stare all’aperto può entrare, negli spazi che sono stati ben ristrutturati di recente, e all’interno ci si può accomodare nella sala che ora è bella e accogliente. Le anime di questa avventura sono Stefano Zoli, punto di riferimento della sala, che con i suoi collaboratori assicura un servizio attento e cordiale, mettendo in gioco la sua passione per vini, birre e distillati, per cui qui berrete davvero bene. E Marta Pennati, cuoca che, con un curriculum che non lascia dubbi sul suo valore (tra le esperienze, le più importanti, all’estero, a Parigi, con giganti della cucina come Alain Ducasse all’Hotel Plaza Athénéé e Joël Robuchon all’Atelier de Joël Robuchon, in Italia, a Milano, con Pietro Leemann al Joia) vi stupirà con le sue creazioni, dove tutto il suo talento e la sua tecnica sono finalizzati a mettere in tavola piatti tutti profumi e sapori, golosi.

Sarete felici con la testina di vitello con insalatina origano fresco e limone o con patate novelle rape in agrodolce barbabietola rossa cruda crescione con dressing all’aneto.

O ancora con quegli sfilacci di coniglio con olive taggiasche capperi e limone che sono vera leccornia, un piatto di carne bianca che solo ristoratori generosi hanno il coraggio di proporre, e per questo oramai raro da trovare, soprattutto a Milano, in quanto certo di minor redditività di piatti realizzati con altre carni. Poi imperdibile, l’ormai piatto iconico, e che la clientela non lascia uscire dal menu perché troppo ghiotto, fish&chips con crema di piselli menta e salsa tartara. Chi vuole può però scegliere zuppa di cipolle e crostini con emmental o maccheroni al ragù. Tra i secondi formidabile la trippa, proposta in questa stagione con fave e pecorino, e qui preparatevi, la tentazione sarà quella di fare il bis.Ma da provare anche il roast-beef d’anatra CBT con salsa ai frutti rossi e insalata.

Gran finale con torta di mele con salsa alla vaniglia e con quella creme brûlée alla grappa che sarà ghiottoneria così buona, che uscendo penserete già a quando tornare! Qui ospitano incontri, momenti di teatro, poesia e musica. Per come è cresciuto in questi anni, Hug è oggi un’eccellenza de ilGolosario Ristoranti! Questa è vita!

Visitato il 27 aprile 2025 Marco Gatti

MilanoToday 2025

In un’antica cioccolateria di Milano il bistrot e bar di quartiere appena rinnovato

Hug è uno spazio polifunzionale a NoLo, quartiere di Milano a nord di Piazzale Loreto, ospitato in una storica affascinante ex fabbrica di cioccolato. Dopo anni di trasformazioni, oggi ha una nuova anima: bistrot stagionale, bar di quartiere e centro culturale con eventi gratuiti aperti alla comunità.

Hug è uno spazio che nel corso degli anni ha attraversato diversi cambiamenti, non senza difficoltà. Si trova in Via Venini 83, nel quartiere di NoLo a Milano, e nasce all’interno di una storica fabbrica di cioccolato che l’anno scorso ha compiuto 100 anni. Nato da un progetto condiviso da tre ragazze nel 2017, oggi vede una sostanziale trasformazione grazie alla visione e determinazione di Stefano Zoli e della sua compagna, la chef Marta Pennati.

Così Hug si è evoluto, passando da associazione culturale a un bistrot e bar di quartiere dove fare provare piatti regionali italiani rivisitati con personalità. Oltre alla serie di eventi culturali gratuiti che lo rendono un punto di riferimento per la comunità locale. Ci siamo fatti raccontare la sua storia

La storia di Hug: da associazione culturale a bistrot contemporaneo

Hug nasce nel 2017 dall’iniziativa di tre ragazze con l’idea di creare uno spazio culturale e di aggregazione nel quartiere: un luogo dove incontrarsi, mangiare qualcosa, lavorare e partecipare a eventi, con l’obiettivo di costruire una piccola comunità aperta e dinamica. Tuttavia, fin dai primi anni, il percorso non è stato semplice: “C’erano tanti problemi economici e tensioni tra le socie che hanno messo a dura prova la sopravvivenza dell’associazione”, spiega Stefano Zoli che nella vita faceva tutt’altro

Ho lavorato per 25 anni nel settore televisivo. Poi anche a causa di una serie di licenziamenti che erano nell’aria ho deciso di cambiare vita e iniziare qualcosa di mio”. Così entra da Hug nel febbraio 2018 e diventa presidente dell’associazione, guidando l’attività in un momento di crisi: “Ho passato mesi a cercare di mettere ordine, chiudere i debiti del passato e trovare una nuova direzione per Hug dopo che le tre socie iniziali hanno lasciato il timone”.

Il nuovo corso di Hug a Milano

Il 2021 segna una svolta grazie all’arrivo di Marta Pennati, chef con una lunga esperienza nell’alta ristorazione, che porta una nuova energia e competenza in cucina. Stefano spiega: "Marta ha cambiato completamente il modo di vedere di Hug. Da uno spazio culturale con tanti limiti è diventato un bistrot con un’offerta di qualità, senza perdere l’anima di luogo di incontro e scambio”. Infatti anche Marta vuole cambiare vita, ormai stanca di lavorare con i ritmi dei ristoranti gastronomici e vede in Hug un nuovo inizio. Così si trasforma, abbandonando la formula associativa e diventando un’attività commerciale a tutti gli effetti: “Prima per entrare bisognava sottoscrivere una tessera di 3€ e le persone vedevano malvolentieri questa cosa. Così dopo diverse lungaggini burocratiche, anche legate al vincolo storico di questo spazio, abbiamo riaperto a dicembre 2024 sotto una nuova veste e con un’identità più precisa”.

E infatti il locale ha anche cambiato pelle: “Lo spazio, progettato dallo Studio Quinzi Terna, è d’ispirazione nord-europea, quindi colori caldi e accoglienti, piante, materiali naturali come il legno e un’atmosfera familiare. Ci sono due sale: una più conviviale con tavoloni, panche e un’arena per aggregarsi e una seconda con tavoli classici dove poter stare seduti”.

Cosa si mangia da Hug a Milano

Prima Hug aveva una proposta molto più semplice, fatta principalmente di panini. Oggi siamo un bistrot con piatti stagionali e interamente realizzati in casa”, continua. Per pranzo, aperitivo o cena i piatti di Marta attingono dal grande ricettario regionale italiano con qualche incursione dal resto del mondo, liberamente interpretati secondo la sua esperienza: “C’è il pollo fritto (9€), gli sfilacci di coniglio (10€), il crostone con pancia di maiale e cipolle (8€), la facaccia e mortazza con peperoni lombardi (8€), giardiniera e hummus (7€)”. Marta si occupa anche dei lievitati e fa la pasta ogni giorno: “C’è un nucleo di piatti che abbiamo sempre in carta insieme ad alcuni che ruotano in base alla stagionalità e disponibilità del mercato”. Troverete primi piatti ma anche terrine, tartare, pastrami, burger e alcune ricette di pesce (dai 14 ai 18€).

Hug è anche un cocktail bar dove trovare drink classici e signature oltre a una selezione di birre e vini artigianali: “Vado sempre alla ricerca di prodotti non scontati. Abbiamo le birre di Baladin, quelle di 100Venti di Borgomanero, il birrificio la Petrognola e gli abruzzesi di Mezzopasso.  Sul vino applichiamo la stessa filosofia”.

Hug mantiene comunque viva la sua anima culturale con eventi gratuiti aperti al pubblico, tra cui serate di stand up comedy, presentazioni di libri, slam poetry e gruppi di lettura. Un luogo che, pur diventando un bistrot, non ha mai perso il legame con la cultura e la comunità locale.

8 luglio 2025 Martina Di Iorio